ARCHIVIO RASSEGNA STAMPA

 
   1 - Rugby batte calcio - Gazzetta di Mantova 15.3.2007
    2 - I bidoni del calcio - Gazzetta di Mantova 5.12.2006
  3 -Calciopoli - Gazzetta di Mantova 12.4.2007
  4 - Serse Cosmi e l'uomo del fiume - Gazzetta di Mantova 7.11.2007
  5 - Processo al calcio - Gazzetta di Mantova 12.3.2008
  6 - Serata su Giacinto Facchetti - Gazzetta di Mantova 24.4.2008
  7 - Ricordando Tazio Nuvolari - Gazzetta di Mantova 14.9.2008
  8 - Settori giovanili a confronto - Gazzetta di Mantova 29.9.2008
  9 - Gigi Garanzini ricorda Gianni Brera - Gazzetta di Mantova 18.3.2006
  10 - Gianni Mura ricorda Gianni Brera - Gazzetta di Mantova 14.10.2006
  11 - Allarme infortuni nei settori giovanili - Gazzetta di Mantova 28.2.2008
  12 - Mantova terra di pallavolo - Gazzetta di Mantova 12.2.2008
  13 - Lo scudetto della Roma '83 - Gazzetta di Mantova 15.11.2006
  14 - Quando il calcio è un'opinione - Gazzetta di Mantova 18.5.2007
  15 - L'almanacco del calcio Mantova - Gazzetta di Mantova 14.2.2007
  16 - Apre il Circolo Gianni Brera - Gazzetta di Mantova 16.3.2006
  17 - Calcio e Cucina - Gazzetta di Mantova 6.6.2007
  18 - Circolo Gianni Brera, un settembre a tutto sport - Voce di Mantova 5.7.2008
  19 - 18.03.2006 Garanzini: Gianni Brera unico e inimitabile

 

Rugby batte calcio - Gazzetta di Mantova 15.3.2007    
GAZZUOLO. Nell’incontro-dibattio dedicato a due mondi sportivi a confronto, i più seguiti nella nostra provincia, il rugby ha battuto il calcio per 2-0. La serata per lo sport organizzata dal Comune di Gazzuolo nella ex chiesa di San Pietro ha espresso questo verdetto dopo aver messo a confronto due sport che per certi versi si assomigliano molto sotto il profilo agonistico, ma che appaiono molto distanti nei valori, soprattutto umani, che trasmettono con «effetti diversi sulla società contemporanea - ha detto l’allenatore di atletica Walter Bragagnolo - buoni per il rugby ma negativi per il calcio causati dalla differenza delle regole, più educative nel rugby». L’idea di mettere a confronto in un dibattito questi due sport è venuta all’assessore alla cultura Mariangela Novellini, in collaborazione col circolo Gianni Brera e il club Falange biancorossa, con l’appoggio e la partecipazione di personaggi legati al calcio e al rugby. Moderatore della serata, seguita da un numeroso pubblico, è stato il giornalista sportivo Adalberto Scemma, che ha introdotto ognuno degli ospiti presenti: Paolo Bellini (rugby Mantova), Daniele Bennati (allenatore rugby), Luigi Malaspada, Luciano Loatelli, Antonio Pagano, Mario Savi e Riccardo Melegari (Arix Viadana), Gustavo Giagnoni (ex allenatore del Mantova), Claudio Valigi (ex Roma e allenatore Primavera del Mantova) e Romano Mattè del centro tecnico di Coverciano. L’incontro ha offerto dunque l’occasione di parlare e capire di sport in tutti i suoi aspetti, sociali, educativi e ricreativi con particolare attenzione alla crescita culturale e al rispetto reciproco.

 

I bidoni del calcio - Gazzetta di Mantova 5.12.2006    
MANTOVA. «Bidone» nel calcio è un termine forte, utilizzato spesso e volentieri per catalogare un giocatore preso per buono che invece non ha lasciato traccia di sé, se non negativa. Il giornalista Furio Zara ha raccolto cento storie di atleti stranieri «falliti» che hanno popolato il mondo del pallone italiano dal 1980 (anno della riapertura delle frontiere) fino ai giorni nostri e ne ha fatto un libro piacevole e provocatorio che ha presentato al Circolo Gianni Brera. L’intento dell’opera, premiata con il «Beppe Viola 2006» per la letteratura sportiva, è però tutt’altro che banale: «Bidoni - ha commentato Zara - non sono stati soltanto i giocatori che hanno deluso, ma i procuratori che li hanno portati ed i dirigenti che li hanno acquistati. E’ stato un fallimento collettivo». Il bidone quindi come pretesto per raccontare e tratteggiare una gestione allegra o, peggio, poco chiara di molte società. «Ovviamente il libro si presta a critiche e commenti - ha proseguito Zara -: ho scelto questi cento perché mi piacevano le storie che hanno rappresentato ed anche per il ricordo che ne hanno lasciato nella memoria popolare».  Quindi, tanto per citarne alcuni, Luis Silvio, il primo straniero della Pistoiese acquistato come «pacco» al posto di un altro, Renato Portaluppi, il brasiliano ballerino di samba noto a Roma solo come latin lover, il gallese della Juventus Rush, che giustificò il suo fallimento «perché in Italia tutti parlano una lingua diversa dalla mia».  E poi Socrates, Zahoui, Andrade, Caraballo, Zarate ed altri ancora. Il giornalista Scemma ha poi raccontato di come alle spalle di certe operazioni ci fosse un sommerso tutt’altro che pulito, mentre il medico sportivo prof. Venturi ha addotto anche motivazioni valide (clima e stili di vita diversi) alla base di alcuni fallimenti. Gustavo Giagnoni, infine, dopo aver raccontato la sua esperienza a Cagliari col «bidone» Victorino, ne ha ricordati anche un paio del Piccolo Brasile: il tedesco Geiger ed il brasiliano Nelsinho.
Calciopoli - Gazzetta di Mantova 12.4.2007    
MANTOVA. Calciopoli come scandalo ‘all’italiana’, nel senso più stretto del termine, quasi ai confini con l’atavico concetto di mafia appartenente ad una parte della nostra cultura molto dura a morire. E’ quanto emerge dall’analisi compiuta da Bruno Bartolozzi e Marco Mensurati nel libro ‘Calciopoli, collasso e restaurazione di un sistema corrotto’ (Baldini Castoldi Dalai editore) presentato nella sala convegni di Sportvillage su organizzazione del Circolo ‘Gianni Brera’ alla presenza dello stesso Bartolozzi.  Un libro graffiante, duro e freddo nel nominare nomi e cognomi, nel narrare fatti e misfatti del più grande scandalo che ha coinvolto il nostro calcio ma che, secondo Bartolozzi, sarà difficilmente estirpabile fino a quando sport e politica in Italia saranno gestite dalle stesse persone di sempre. «Calciopoli - ha spiegato Bartolozzi, attuale caporedattore di Corriere dello Sport-Stadio - è nata perché il modello calcio ha sempre fatto riferimento a regole vecchie, che chi lo gestisce da oltre 20 anni si guarda bene dal modificarle e correggerle proprio perché così è in grado di controllarle. E’ una sorta di modello autocratico, nel quale le stesse persone rivestono ruoli importanti in organismi diversi: da qui sono nati intrecci e sovrapposizioni che, una volta venuti alla luce, sembravano dover significare il crollo del sistema. Quando è entrata in scena la politica però tutto è stato parzialmente pilotato e, agli occhi della gente, ridimensionato».  Molti gli argomenti toccati da Bartolozzi, quali gli arbitrati paradossalmente concordati in prima istanza o la riforma del codice di giustizia sportiva. Acceso e pungente il dibattito al termine della presentazione.

 

Serse Cosmi e l'uomo del fiume - Gazzetta di Mantova 7.11.2007    
MANTOVA. Ottima riuscita, nei saloni del Circolo La Rovere, della serata organizzata congiuntamente da Round Table 20 e Circolo Gianni Brera con l’allenatore del Brescia Serse Cosmi. L’incontro, conviviale nel vero senso della parola, dato che con il mister si è colloquiato e direttamente dai tavoli in cui si cenava, ha riscosso notevole successo e partecipazione.  Cosmi era venuto per presentare il libro, scritto in collaborazione con il giornalista Enzo Bucchioni, dal titolo “L’uomo del fiume”. Ma, come si poteva immaginare, il dibattito si è spostato sui temi più attuali del calcio e ovviamente anche su Brescia e Mantova, impegnate nel campionato di serie B.  Riguardo al libro, il tecnico ha raccontato diversi episodi che ne hanno portato alla stesura, fin dal 2001, e che gli sono valsi l’ambito premio “Bancarella” per la letteratura sportiva. Su tutti Cosmi ha ricordato come in pochi anni si fosse trovato da vero tifoso della curva del Perugia e insegnante di educazione fisica, a guidare la squadra della sua città in serie A con ottimi risultati.  Scivolando sull’attualità, Cosmi ha pure avuto l’opportunità di firmare una simpatica dedica a Tano Caridi, presente in sala, facente riferimento ai gol che spesso il fantasista virgiliano ha realizzato contro le squadre da lui allenate. Riguardo alla serie B Cosmi ha sottolineato che questo al momento attuale si configura come uno dei campionati più difficili di sempre, fatto dimostrato anche dalla media punti delle squadre di vertice. Riguardo al Mantova ha anche detto, senza tema di smentita, che è stata la squadra che più ha messo in difficoltà il Brescia in questo avvio di stagione.

 

Processo al calcio - Gazzetta di Mantova 12.3.2008    
SAN GIORGIO. Si è concluso con un verdetto di «non luogo a procedere», pronunciato dal prof. Walter Bragagnolo della Facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Verona, il «Processo al calcio» organizzato alla Biblioteca di San Giorgio dall’assessorato alle politiche giovanili del Comune e dal Circolo «Gianni Brera».  Nonostante le accuse e le proposte lanciate dai responsabili di altri sport, come ha sottolineato il difensore d’ufficio Romano Mattè, docente a Coverciano, «il calcio è l’espressione di una società malata, ed in quanto fenomeno per grandi masse, convoglia verso di sé atteggiamenti e comportamenti da censurare, però legati alla realtà».  I toni sono stati scherzosi e pacati da confronto costruttivo. Così per il rugby Daniele Bennati (allenatore Verona) e Silvano Melegari (presidente Mps Viadana) hanno insistito sulla cultura sportiva diversa che dovrebbe animare, fin dalle fasce di età più piccole, genitori e ragazzi così come avviene nella loro disciplina e della quale il famoso terzo tempo ne è solo un’espressione.  Per la pallavolo il presidente Ernesto Torre e l’allenatore del Top Team Gianandrea Guaresi hanno sottolineato come ci sia la necessità di aggiornare e modificare le regole al passo con i tempi. Mauro Redolfini, presidente del Coni di Mantova, ha cercato sia di lanciare qualche provocazione che di rispondere a chi ha proposto al massimo organismo sportivo di diffondere capillarmente una cultura sana. Per l’atletica il prof. Tito Righi, ex tecnico federale Fidal per la Nazionale, ed il prof. Sergio Bonfà: il primo ha auspicato che il binomio scuola-sport, per quanto difficile, possa riproporsi con forza; il secondo, presidente dell’Atletica Rigoletto, ha ricordato i valori di amicizia e sana competizione della sua disciplina

 

Serata su Giacinto Facchetti - Gazzetta di Mantova 24.4.2008    
MANTOVA. Serata interessante e pubblico numeroso nei giorni scorsi alla sala dell’Ugm per la presentazione del libro «Ora sei una stella» di Luigi Garlando.  L’incontro, promosso dal Circolo Gianni Brera, ha inteso presentare l’opera dedicata alla memoria di Giacinto Facchetti, con la partecipazione dello stesso Garlando che ha tracciato la trama del racconto nel quale si narra la vita del campione e dell’uomo elegante e dalla grande vocazione etica, l’ispiratore sportivo e umano di una metafora di vita più grande e fondata su valori autentici. Insieme a Roberto Boninsegna e a Gustavo Giagnoni, la serata si è poi soffermata sugli aneddoti breriani sull’Inter squadra «femmina», volubile e geniale, schizofrenica ed eroica.  Molte le dissertazioni competenti ed originali riguardanti, tra gli altri, Meazza, lo stesso Boninsegna (monatto e bagonghi così come fu soprannominato da Brera) e lo scudetto perso dall’Inter proprio a Mantova.

 

Ricordando Tazio Nuvolari - Gazzetta di Mantova 14.9.2008    
SAN GIORGIO - Serata multimediale al centro Pertini di San Giorgio, con ricordi, aneddoti, riflessioni, con il sottofondo di musiche d’epoca e disegni, nel nome del grande Tazio Nuvolari.  Il connubio tra il dibattito sulla figura del pilota casteldariese, condotto dai giornalisti Giuliano Musi, Cesare De Agostini ed Otto Grizzi, ed il sound del quartetto di sax composto da Marco Remondini, Roberta Visentini, Giampaolo Tomasi e Valentina Bellemo, più Pietro Benucci alla batteria, è stato un esperimento positivo che è riuscito a coinvolgere il folto pubblico convenuto per l’iniziativa.  Gestita direttamente dal Circolo Gianni Brera, con il supporto del Comune di San Giorgio, il dibattito ha toccato vari punti sull’epopea del Mantovano Volante, un mito (Musi), ma anche campione dai grandi risvolti umani (Grizzi), che sarebbe più che mai attualissimo anche ai giorni nostri (De Agostini).  Si è tentato un ipotetico e potenziale parallelo con Valentino Rossi, ricordando come Nivola fosse stato grande motociclista prima ancora che automobilista: tutti hanno convenuto come il paragone sia al momento improponibile a favore di Tazio.  Molti gli spunti biografici di De Agostini, suo vero storiografo. Lo scrittore mantovano, già giornalista della Gazzetta di Mantova, conosce vita, morte e miracoli del grande pilota mantovano cui ha dedicato anni di studi e alcuni libri. Un campione che ha molti punti in comune con un altro asso del volante, il compianto Gilles Villeneuve, morto tragicamente al volante della Ferrari.  In conclusione il gruppo musicale ‘Quando correva Nuvolari’ ha eseguito magistralmente brani tra gli anni ’30 e ’50, conferendo alla serata una dimensione tridimensionale.

 

Settori giovanili a confronto - Gazzetta di Mantova 29.9.2008    
SAN BENEDETTO PO. Ottima riuscita, al campo sportivo di San Benedetto Po, della giornata dedicata al calcio giovanile ed organizzata congiuntamente dall’Assessorato allo sport del Comune locale, dal Circolo Gianni Brera, Us Sambenedettina e Arci Primo Maggio.  Nel pomeriggio, di fronte a numerosi ragazzi delle scuole calcio e dei settori giovanili ed ai rispettivi allenatori ed istruttori, si sono succeduti tre tecnici di grande spessore quali Massimo Costa (preparatore portieri settore giovanile Chievo), Massimo De Paoli (allenatore Giovanissimi nazionali Brescia) e Sauro Frutti (allenatore Allievi regionali Mantova).  Costa, mantovano d’origine, è venuto appositamente da Verona con tre portieri del suo vivaio trattando il tema specifico delle uscite basse con esercitazioni molto interessanti. De Paoli, dal canto suo, ha insistito sulla sensibilità e sulla coordinazione attuando una progressione didattica per ragazzi di varie età.  Infine Frutti ha trattato il possesso palla ed alcuni schemi offensivi per ragazzi attorno ai 15 anni.  A seguire, in serata, l’argomento delle «metodologie a confronto» è stato sviscerato in una tavola rotonda alla presenza, tra gli altri, di Walter Bragagnolo (Scienze motorie Verona), Romano Mattè (docente Coverciano), Stefano Rossi (responsabile settore giovanile Mantova) e Antonio Zanini (medico sportivo specialista ortopedia).

 

Gigi Garanzini ricorda Gianni Brera - Gazzetta di Mantova 18.3.2006    
MANTOVA.Gianni Brera, un pezzo unico e irripetibile. Così viene definito l’indimenticato Gioànn da Gigi Garanzini, noto giornalista de La Stampa e voce di Radio 24, intervenuto all’Assoindutriali per una serata di ricordi, aneddoti e pagine memorabili in ricordo del giornalista pavese, una delle più grandi firme di sempre del panorama nostrano.  All’evento “Il circolo di Brera”, patrocinato dalla libreria Di Pellegrini, ha partecipato anche il giornalista Adalberto Scemma. Fra il pubblico presente anche Bobo Boninsegna e Gustavo Giagnoni.  La serata si è aperta con la lettura di un pezzo di Brera scritto all’indomani della vittoria dell’Italia di Bearzot a Spagna’82. E poi via ai ricordi con Garanzini a snocciolare curiosità e racconti su un mito del giornalismo che lui ha conosciuto bene.  «Prezioso - ha osservato Garanzini - il suo insegnamento: nella vita bisogna esser generosi, bisogna darsi. Meglio dieci righe in più che in meno, anche se poi vengono tagliate in tipografia. Meglio un bicchiere in più e un’ora in più con gli amici. La sua grandezza è tanto più chiara oggi che nel mondo giornalistico ma anche degli sportivi da bar si usano suoi neologismi senza saperlo: centrocampista, libero, cursore, goleador, melina, prettatiche sono tutte parole partorite da Brera, figura dalla preparazione culturale mostruosa, e offensivista nel sostenere certe sue teorie difensiviste».  Garanzini ha ricordato il suo primo incontro con Brera, le stravaganze di questi nelle tribune stampa alla domenica e il rapporto difficile che Brera ha avuto con l’abatino Rivera.

 

Gianni Mura ricorda Gianni Brera - Gazzetta di Mantova 14.10.2006    
MANTOVA. «Sono convinto che la vita di ognuno di noi dipenda in buona parte dagli incontri: io sono stato fortunato perché ho avuto l’occasione di conoscere giornalisti come Veronelli, Raschi e appunto Gianni Brera». Con questa frase Gianni Mura, noto giornalista e opinionista di Repubblica sia sportivo che enogastronomico, ha ricordato ieri sera nella sala degli stemmi di Palazzo Soardi la figura di Gianni Brera in occasione della serata che il Circolo omonimo ha dedicato in suo onore.  All’appuntamento organizzato dal sodalizio mantovano sono convenuti in molti, per ascoltare dalla viva voce di Mura e di Andrea Maietti, autore di una biografia sullo stesso Brera, racconti e aneddoti sulla vita del grande scrittore e giornalista. Si è parlato dunque di sport ma anche di vino e cucina, le tre grandi passioni di Brera ereditate dallo stesso Gianni Mura: «Brera mi ha spiegato molte cose del giornalismo, introducendomi in questo mondo. Devo a lui molto della mia carriera, soprattutto per i consigli e gli insegnamenti che mi ha trasmesso in 40 anni di lavoro insieme». Andrea Maietti ha invece ricordato come, alla morte del giornalista avvenuta nel dicembre 1992 in molti che lo conoscevano mancò qualcosa di fondamentale: «Adesso che lui non c’è più dovremo camminare da soli: questa frase ce la dicemmo in molti - ha detto Maietti - quando ci fu data la notizia della sua morte. Per tutti noi Brera fu un grande punto di riferimento».

 

Allarme infortuni nei settori giovanili - Gazzetta di Mantova 28.2.2008    
MANTOVA. Allarme infortuni nello sport giovanile. Un tema scottante e quanto mai attuale in un momento in cui la pratica motoria in queste fasce di età, in particolare quella agonistica, è in continuo crescendo. Se n’è parlato nei giorni scorsi presso la sala convegni dello SportVillage in una serata organizzata dal Circolo “Gianni Brera” mettendo a confronto esperienze metodologiche di varie discipline sportive con l’aiuto e la competenza della parte medica. Tutti gli interventi dei relatori, tra i quali l’ex azzurro Pierino Fanna per il calcio, Bennati per il rugby e Marchesi per il volley, corredati dalle ricche ed eloquenti slides scientifiche del dott. Antonio Zanini, hanno posto l’accento sull’imprescindibile equilibrio necessario tra la crescita fisica di un adolescente, con tutte le problematiche inerenti, e gli aspetti legati all’acquisizione della tecnica e delle abilità specifiche.  Stimolante anche il punto di vista del procuratore sportivo, con la presenza in sala di Alessandro D’Amico, che cura gli interessi di professionisti del calibro di Cannavaro e di giovani talenti quali, ad esempio, Giovinco. Le conclusioni hanno convenuto sul punto che nello sviluppo e nella maturazione psicofisica dell’atleta è indispensabile una collaborazione stretta tra la parte tecnica, quella atletica e quella medico-auxologica.

 

Mantova terra di pallavolo - Gazzetta di Mantova 12.2.2008    
SAN GIORGIO. Il raccontato sportivo e lo sport come metafora di vita sono stati al centro del dibattito “Mantova, terra di pallavolo”, organizzato dal Circolo Gianni Brera del presidente Marco Iridile in sinergia con l’Assessorato allo sport del Comune di San Giorgio, rappresentato dal sindaco Mauro Morselli e dall’assessore Federica Marconcini, che hanno consegnato ai relatori una medaglia d’oro. Moderatore il giornalista Alberto Sogliani. Ospite di prestigio Andrea Anastasi, ct della Nazionale maschile e campione europeo in carica con la Spagna. Al tavolo dei relatori Ernesto Torre, presidente della Fipav provinciale, e Sergio Longhi, patron dell’All Fin Volta di A2. Presenti anche altri dirigenti del club voltese e l’allenatore Zanichelli.  Il tecnico di Poggio Rusco, uno dei tanti coach di casa nostra che calcano platee nazionali e internazionali, ha raccontato gli inizi delle sue carriere, da giocatore e da coach: «Quando ho cominciato ad allenare mi sono detto che non avrei più avuto il problema dell’altezza - ricorda Anastasi -. Con la Spagna abbiamo fatto un capolavoro. Per quel che riguarda l’Italia, invece, sono convinto che debba ritrovare sicurezze. Il volley a Mantova? Siamo tanti allenatori importanti, significa che è una zona ricettiva. Le squadre? Peccato per il Top Team, mi dispiace siano in difficoltà. Al Volta auguro l’A1. Ovvio che ad alto livello occorrono i soldi».  Torre ha illustrato gli albori del volley mantovano e ricordato la nota dolente della convenzione del PalaBam. «Organizzazione, programmazione, serietà, attenzione alle risorse economiche, passione e collaborazione con il Comune» le parole chiave dell’intevento di Longhi.

 

Lo scudetto della Roma '83 - Gazzetta di Mantova 15.11.2006    
MANTOVA. E’ stata una serata piacevole quella organizzata dal Circolo «Gianni Brera». Il tema era «Le imprese impossibili: lo scudetto della Roma 1982-83» e per approfondirlo sono stati invitati due protagonisti di quell’impresa: l’ex attaccante Maurizio Iorio, ora opinionista per Sky e promoter europeo di Beach Soccer, e Claudio Valigi, ormai mantovano d’adozione, attuale allenatore della Primavera della società virgiliana. Presenti anche Dario Bonetti, per anni difensore giallorosso, l’ex ds Emiliano Mascetti e Gustavo Giagnoni, allenatore capitolino per un paio di stagioni.  Ne è uscita una chiacchierata coinvolgente, ricca di ricordi, spunti ed aneddoti, com’è nello stile delle inizative del circolo Brera. Partendo da quella Roma, figlia di un calcio di altri tempi, il discorso è spaziato su temi più attuali: la presenza in sala dell’arbitro Massimiliano Saccani ha consentito di parlare di nuovi regolamenti, con Bonetti e Valigi si è discusso di calcio estero e giovanile, con Iorio, Giagnoni e Mascetti della scomparsa delle bandiere nel calcio. Iorio ha raccontato il suo incontro con il barone Nils Liedholm, «un tecnico straordinario e moderno anche oggi», e la difficoltà di fare calcio in una città come Roma.  Claudio Valigi ha ricordato come il suo passaggio alla Roma dalla Ternana fu in qualche modo sorprendente, dato che lui appena ventenne sembrava destinato al Milan. «Peraltro - ha concluso Valigi - fu un’esperienza straordinaria, con i tifosi che celebrarono lo scudetto per due settimane».  Bonetti, che oltre alla Roma ed in Nazionale ha giocato in Juventus, Milan, Verona e Sampdoria, ha tracciato la figura di un grande come il capitano Agostino Di Bartolomei, scomparso, e di Pruzzo. Giagnoni ha ricordato la Roma del presidente Anzalone, ancora poco strutturata come società di alto livello, mentre Ciccio Mascetti, dopo il trionfo come ds a Verona, tentò senza fortuna di ripetere l’impresa nella capitale nella seconda metà degli anni ’80.

 

Quando il calcio è un'opinione - Gazzetta di Mantova 18.5.2007    
MANTOVA. Stimolante e ricco di spunti interessanti, come di consueto, il dibattito organizzato la scorsa settimana dal circolo Gianni Brera di Mantova.  Nei locali del circolo La Rovere, gentilmente concesso, relatori d’eccezione come l’ex juventino Nico Penzo, l’ex romanista Maurizio Iorio ed il tecnico Romano Mattè, tutti attualmente impegnati come opinionisti in varie televisioni, hanno discusso il tema: «Quando il calcio è un’opinione». E’ stata l’occasione per parlare ed approfondire uno degli aspetti più attuali del calcio moderno, dove la televisione si pone come mediatrice culturale ed anche come educatrice per affrontare lo sport più bello del mondo con toni pacati.

 

L'almanacco del calcio Mantova - Gazzetta di Mantova 14.2.2007    
MANTOVA. Un incontro dedicato al Mantova, dalle origini ai giorni nostri. Il Circolo “Gianni Brera” ieri sera si è ritrovato alla sala Ugm e partendo dall’Almanacco biancorosso di Silvano Todeschini ha preso spunto per parlare e ricordare i momenti più belli e quelli più toccanti della centenaria storia del calcio biancorosso: dai trionfi del “Piccolo Brasile” alla cavalcata meravigliosa degli uomini di Di Carlo (paragonati proprio ai grandi del passato) passando attraverso gli anni bui dell’Eccellenza e quelli duri della serie C. Alla serata hanno partecipato il mister biancorosso Mimmo Di Carlo, Gustavo Giagnoni, Iramo Vanz, Massimo Paccini e i giornalisti Alberto Sogliani e Marco Iridile.  In sala, tra il numeroso pubblico intervenuto, erano presenti anche Tomeazzi, Micheli, Panizza, Murgita, Valigi e tanti ex biancorossi di ogni epoca.

 

Apre il Circolo Gianni Brera - Gazzetta di Mantova 16.3.2006    
Gianni Brera sbarca a Mantova. Avverrà domani sera, all’Associazione degli Industriali di Via Portazzolo alle 21, dove un circolo dedicato a “Gioann” sarà tenuto a battesimo da due autorevoli firme dello sport come Gigi Garanzini e Adalberto Scemma. Ma Gianni Brera non è stato solo un maestro di giornalismo applicato allo sport. La sua scrittura, unica e inimitabile, rappresenta un punto di riferimento, anche in ambiti più strettamente letterari. Qui trovano spazio opere come «Il corpo della ragassa», portato sul grande schermo una ventina di anni fa, o la biografia del campionissimo delle due ruote Fausto Coppi. Oltre agli articoli apparsi sui quotidiani dove Brera scrisse, dalla Gazzetta dello Sport al Giorno, dal Giornale a Repubblica.

 

Calcio e Cucina - Gazzetta di Mantova 6.6.2007    
MANTOVA. Serata nel più puro ricordo del grande giornalista cui è intitolato il Circolo Gianni Brera. Il sodalizio culturale mantovano ha infatti organizzato per questa sera alle ore 21 nei locali dell’Ugm, in Corso Umberto I 2B, uno stimolante dibattito dal titolo «Calcio e cucina: contatti e confini».  In pratica verranno affrontate le due vere passioni di Brera, ovvero calcio e gastronomia, con l’obiettivo di indagare se e dove mondi così apparentemente lontani possono avere punti in comune.  Ad affrontare la questione ci saranno il giornalista Renzo Dall’Ara, esperto di gastronomia (ha appena scritto un libro in vendita con la Gazzetta) ma anche di sport, che conobbe da vicino Gianni Brera; il ristoratore Giampietro Ferri, titolare dell’Osteria da Pietro di Castiglione delle Siviere (una stella Michelin), che vanta anche un passato di calciatore nelle giovanili del Mantova; la bandiera biancorossa Gustavo Giagnoni, che il calcio l’ha vissuto in prima persona, prima da calciatore e poi da allenatore, ai massimi livelli.  Come sempre in tutte le iniziative del Circolo Brera, la partecipazione è libera ed aperta a tutti.
 
 

Circolo Gianni Brera, un settembre a tutto sport - Voce di Mantova 5.7.2008

 

18.03.2006 Garanzini: Gianni Brera unico e inimitabile