ARCHIVIO RASSEGNA STAMPA
Rugby batte calcio - Gazzetta di Mantova 15.3.2007 |
GAZZUOLO. Nell’incontro-dibattio dedicato a due mondi sportivi a
confronto, i più seguiti nella nostra provincia, il rugby ha battuto il
calcio per 2-0. La serata per lo sport organizzata dal Comune di Gazzuolo
nella ex chiesa di San Pietro ha espresso questo verdetto dopo aver messo
a confronto due sport che per certi versi si assomigliano molto sotto il
profilo agonistico, ma che appaiono molto distanti nei valori, soprattutto
umani, che trasmettono con «effetti diversi sulla società contemporanea -
ha detto l’allenatore di atletica Walter Bragagnolo - buoni per il rugby
ma negativi per il calcio causati dalla differenza delle regole, più
educative nel rugby». L’idea di mettere a confronto in un dibattito questi
due sport è venuta all’assessore alla cultura Mariangela Novellini, in
collaborazione col circolo Gianni Brera e il club Falange biancorossa, con
l’appoggio e la partecipazione di personaggi legati al calcio e al rugby.
Moderatore della serata, seguita da un numeroso pubblico, è stato il
giornalista sportivo Adalberto Scemma, che ha introdotto ognuno degli
ospiti presenti: Paolo Bellini (rugby Mantova), Daniele Bennati
(allenatore rugby), Luigi Malaspada, Luciano Loatelli, Antonio Pagano,
Mario Savi e Riccardo Melegari (Arix Viadana), Gustavo Giagnoni (ex
allenatore del Mantova), Claudio Valigi (ex Roma e allenatore Primavera
del Mantova) e Romano Mattè del centro tecnico di Coverciano. L’incontro
ha offerto dunque l’occasione di parlare e capire di sport in tutti i suoi
aspetti, sociali, educativi e ricreativi con particolare attenzione alla
crescita culturale e al rispetto reciproco.
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I bidoni del calcio - Gazzetta di Mantova 5.12.2006 |
MANTOVA. «Bidone» nel calcio è un termine forte, utilizzato spesso e
volentieri per catalogare un giocatore preso per buono che invece non ha
lasciato traccia di sé, se non negativa. Il giornalista Furio Zara ha
raccolto cento storie di atleti stranieri «falliti» che hanno popolato il
mondo del pallone italiano dal 1980 (anno della riapertura delle
frontiere) fino ai giorni nostri e ne ha fatto un libro piacevole e
provocatorio che ha presentato al Circolo Gianni Brera. L’intento
dell’opera, premiata con il «Beppe Viola 2006» per la letteratura
sportiva, è però tutt’altro che banale: «Bidoni - ha commentato Zara - non
sono stati soltanto i giocatori che hanno deluso, ma i procuratori che li
hanno portati ed i dirigenti che li hanno acquistati. E’ stato un
fallimento collettivo». Il bidone quindi come pretesto per raccontare e
tratteggiare una gestione allegra o, peggio, poco chiara di molte società.
«Ovviamente il libro si presta a critiche e commenti - ha proseguito Zara
-: ho scelto questi cento perché mi piacevano le storie che hanno
rappresentato ed anche per il ricordo che ne hanno lasciato nella memoria
popolare». Quindi, tanto per citarne alcuni, Luis Silvio, il primo
straniero della Pistoiese acquistato come «pacco» al posto di un altro,
Renato Portaluppi, il brasiliano ballerino di samba noto a Roma solo come
latin lover, il gallese della Juventus Rush, che giustificò il suo
fallimento «perché in Italia tutti parlano una lingua diversa dalla mia».
E poi Socrates, Zahoui, Andrade, Caraballo, Zarate ed altri ancora. Il
giornalista Scemma ha poi raccontato di come alle spalle di certe
operazioni ci fosse un sommerso tutt’altro che pulito, mentre il medico
sportivo prof. Venturi ha addotto anche motivazioni valide (clima e stili
di vita diversi) alla base di alcuni fallimenti. Gustavo Giagnoni, infine,
dopo aver raccontato la sua esperienza a Cagliari col «bidone» Victorino,
ne ha ricordati anche un paio del Piccolo Brasile: il tedesco Geiger ed il
brasiliano Nelsinho.
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Calciopoli - Gazzetta di Mantova 12.4.2007 |
MANTOVA. Calciopoli come scandalo ‘all’italiana’, nel senso più stretto
del termine, quasi ai confini con l’atavico concetto di mafia appartenente
ad una parte della nostra cultura molto dura a morire. E’ quanto emerge
dall’analisi compiuta da Bruno Bartolozzi e Marco Mensurati nel libro
‘Calciopoli, collasso e restaurazione di un sistema corrotto’ (Baldini
Castoldi Dalai editore) presentato nella sala convegni di Sportvillage su
organizzazione del Circolo ‘Gianni Brera’ alla presenza dello stesso
Bartolozzi. Un libro graffiante, duro e freddo nel nominare nomi e
cognomi, nel narrare fatti e misfatti del più grande scandalo che ha
coinvolto il nostro calcio ma che, secondo Bartolozzi, sarà difficilmente
estirpabile fino a quando sport e politica in Italia saranno gestite dalle
stesse persone di sempre. «Calciopoli - ha spiegato Bartolozzi, attuale
caporedattore di Corriere dello Sport-Stadio - è nata perché il modello
calcio ha sempre fatto riferimento a regole vecchie, che chi lo gestisce
da oltre 20 anni si guarda bene dal modificarle e correggerle proprio
perché così è in grado di controllarle. E’ una sorta di modello
autocratico, nel quale le stesse persone rivestono ruoli importanti in
organismi diversi: da qui sono nati intrecci e sovrapposizioni che, una
volta venuti alla luce, sembravano dover significare il crollo del
sistema. Quando è entrata in scena la politica però tutto è stato
parzialmente pilotato e, agli occhi della gente, ridimensionato». Molti
gli argomenti toccati da Bartolozzi, quali gli arbitrati paradossalmente
concordati in prima istanza o la riforma del codice di giustizia sportiva.
Acceso e pungente il dibattito al termine della presentazione.
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Serse Cosmi e l'uomo del fiume - Gazzetta di Mantova 7.11.2007 |
MANTOVA. Ottima riuscita, nei saloni del Circolo La Rovere, della serata
organizzata congiuntamente da Round Table 20 e Circolo Gianni Brera con
l’allenatore del Brescia Serse Cosmi. L’incontro, conviviale nel vero
senso della parola, dato che con il mister si è colloquiato e direttamente
dai tavoli in cui si cenava, ha riscosso notevole successo e
partecipazione. Cosmi era venuto per presentare il libro, scritto in
collaborazione con il giornalista Enzo Bucchioni, dal titolo “L’uomo del
fiume”. Ma, come si poteva immaginare, il dibattito si è spostato sui temi
più attuali del calcio e ovviamente anche su Brescia e Mantova, impegnate
nel campionato di serie B. Riguardo al libro, il tecnico ha raccontato
diversi episodi che ne hanno portato alla stesura, fin dal 2001, e che gli
sono valsi l’ambito premio “Bancarella” per la letteratura sportiva. Su
tutti Cosmi ha ricordato come in pochi anni si fosse trovato da vero
tifoso della curva del Perugia e insegnante di educazione fisica, a
guidare la squadra della sua città in serie A con ottimi risultati.
Scivolando sull’attualità, Cosmi ha pure avuto l’opportunità di firmare
una simpatica dedica a Tano Caridi, presente in sala, facente riferimento
ai gol che spesso il fantasista virgiliano ha realizzato contro le squadre
da lui allenate. Riguardo alla serie B Cosmi ha sottolineato che questo al
momento attuale si configura come uno dei campionati più difficili di
sempre, fatto dimostrato anche dalla media punti delle squadre di vertice.
Riguardo al Mantova ha anche detto, senza tema di smentita, che è stata la
squadra che più ha messo in difficoltà il Brescia in questo avvio di
stagione.
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Processo al calcio - Gazzetta di Mantova 12.3.2008 |
SAN GIORGIO. Si è concluso con un verdetto di «non luogo a procedere»,
pronunciato dal prof. Walter Bragagnolo della Facoltà di Scienze Motorie
dell’Università di Verona, il «Processo al calcio» organizzato alla
Biblioteca di San Giorgio dall’assessorato alle politiche giovanili del
Comune e dal Circolo «Gianni Brera». Nonostante le accuse e le proposte
lanciate dai responsabili di altri sport, come ha sottolineato il
difensore d’ufficio Romano Mattè, docente a Coverciano, «il calcio è
l’espressione di una società malata, ed in quanto fenomeno per grandi
masse, convoglia verso di sé atteggiamenti e comportamenti da censurare,
però legati alla realtà». I toni sono stati scherzosi e pacati da
confronto costruttivo. Così per il rugby Daniele Bennati (allenatore
Verona) e Silvano Melegari (presidente Mps Viadana) hanno insistito sulla
cultura sportiva diversa che dovrebbe animare, fin dalle fasce di età più
piccole, genitori e ragazzi così come avviene nella loro disciplina e
della quale il famoso terzo tempo ne è solo un’espressione. Per la
pallavolo il presidente Ernesto Torre e l’allenatore del Top Team
Gianandrea Guaresi hanno sottolineato come ci sia la necessità di
aggiornare e modificare le regole al passo con i tempi. Mauro Redolfini,
presidente del Coni di Mantova, ha cercato sia di lanciare qualche
provocazione che di rispondere a chi ha proposto al massimo organismo
sportivo di diffondere capillarmente una cultura sana. Per l’atletica il
prof. Tito Righi, ex tecnico federale Fidal per la Nazionale, ed il prof.
Sergio Bonfà: il primo ha auspicato che il binomio scuola-sport, per
quanto difficile, possa riproporsi con forza; il secondo, presidente
dell’Atletica Rigoletto, ha ricordato i valori di amicizia e sana
competizione della sua disciplina
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Serata su Giacinto Facchetti - Gazzetta di Mantova 24.4.2008 |
MANTOVA. Serata interessante e pubblico numeroso nei giorni scorsi alla
sala dell’Ugm per la presentazione del libro «Ora sei una stella» di Luigi
Garlando. L’incontro, promosso dal Circolo Gianni Brera, ha inteso
presentare l’opera dedicata alla memoria di Giacinto Facchetti, con la
partecipazione dello stesso Garlando che ha tracciato la trama del
racconto nel quale si narra la vita del campione e dell’uomo elegante e
dalla grande vocazione etica, l’ispiratore sportivo e umano di una
metafora di vita più grande e fondata su valori autentici. Insieme a
Roberto Boninsegna e a Gustavo Giagnoni, la serata si è poi soffermata
sugli aneddoti breriani sull’Inter squadra «femmina», volubile e geniale,
schizofrenica ed eroica. Molte le dissertazioni competenti ed originali
riguardanti, tra gli altri, Meazza, lo stesso Boninsegna (monatto e
bagonghi così come fu soprannominato da Brera) e lo scudetto perso dall’Inter
proprio a Mantova.
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Ricordando Tazio Nuvolari - Gazzetta di Mantova 14.9.2008 |
SAN GIORGIO - Serata multimediale al centro Pertini di San Giorgio, con
ricordi, aneddoti, riflessioni, con il sottofondo di musiche d’epoca e
disegni, nel nome del grande Tazio Nuvolari. Il connubio tra il dibattito
sulla figura del pilota casteldariese, condotto dai giornalisti Giuliano
Musi, Cesare De Agostini ed Otto Grizzi, ed il sound del quartetto di sax
composto da Marco Remondini, Roberta Visentini, Giampaolo Tomasi e
Valentina Bellemo, più Pietro Benucci alla batteria, è stato un
esperimento positivo che è riuscito a coinvolgere il folto pubblico
convenuto per l’iniziativa. Gestita direttamente dal Circolo Gianni Brera,
con il supporto del Comune di San Giorgio, il dibattito ha toccato vari
punti sull’epopea del Mantovano Volante, un mito (Musi), ma anche campione
dai grandi risvolti umani (Grizzi), che sarebbe più che mai attualissimo
anche ai giorni nostri (De Agostini). Si è tentato un ipotetico e
potenziale parallelo con Valentino Rossi, ricordando come Nivola fosse
stato grande motociclista prima ancora che automobilista: tutti hanno
convenuto come il paragone sia al momento improponibile a favore di Tazio.
Molti gli spunti biografici di De Agostini, suo vero storiografo. Lo
scrittore mantovano, già giornalista della Gazzetta di Mantova, conosce
vita, morte e miracoli del grande pilota mantovano cui ha dedicato anni di
studi e alcuni libri. Un campione che ha molti punti in comune con un
altro asso del volante, il compianto Gilles Villeneuve, morto tragicamente
al volante della Ferrari. In conclusione il gruppo musicale ‘Quando
correva Nuvolari’ ha eseguito magistralmente brani tra gli anni ’30 e ’50,
conferendo alla serata una dimensione tridimensionale.
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Settori giovanili a confronto - Gazzetta di Mantova 29.9.2008 |
SAN BENEDETTO PO. Ottima riuscita, al campo sportivo di San Benedetto Po,
della giornata dedicata al calcio giovanile ed organizzata congiuntamente
dall’Assessorato allo sport del Comune locale, dal Circolo Gianni Brera,
Us Sambenedettina e Arci Primo Maggio. Nel pomeriggio, di fronte a
numerosi ragazzi delle scuole calcio e dei settori giovanili ed ai
rispettivi allenatori ed istruttori, si sono succeduti tre tecnici di
grande spessore quali Massimo Costa (preparatore portieri settore
giovanile Chievo), Massimo De Paoli (allenatore Giovanissimi nazionali
Brescia) e Sauro Frutti (allenatore Allievi regionali Mantova). Costa,
mantovano d’origine, è venuto appositamente da Verona con tre portieri del
suo vivaio trattando il tema specifico delle uscite basse con
esercitazioni molto interessanti. De Paoli, dal canto suo, ha insistito
sulla sensibilità e sulla coordinazione attuando una progressione
didattica per ragazzi di varie età. Infine Frutti ha trattato il possesso
palla ed alcuni schemi offensivi per ragazzi attorno ai 15 anni. A
seguire, in serata, l’argomento delle «metodologie a confronto» è stato
sviscerato in una tavola rotonda alla presenza, tra gli altri, di Walter
Bragagnolo (Scienze motorie Verona), Romano Mattè (docente Coverciano),
Stefano Rossi (responsabile settore giovanile Mantova) e Antonio Zanini
(medico sportivo specialista ortopedia).
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Gigi Garanzini ricorda Gianni Brera - Gazzetta di Mantova 18.3.2006 |
MANTOVA.Gianni Brera, un pezzo unico e irripetibile. Così viene definito
l’indimenticato Gioànn da Gigi Garanzini, noto giornalista de La Stampa e
voce di Radio 24, intervenuto all’Assoindutriali per una serata di
ricordi, aneddoti e pagine memorabili in ricordo del giornalista pavese,
una delle più grandi firme di sempre del panorama nostrano. All’evento
“Il circolo di Brera”, patrocinato dalla libreria Di Pellegrini, ha
partecipato anche il giornalista Adalberto Scemma. Fra il pubblico
presente anche Bobo Boninsegna e Gustavo Giagnoni. La serata si è aperta
con la lettura di un pezzo di Brera scritto all’indomani della vittoria
dell’Italia di Bearzot a Spagna’82. E poi via ai ricordi con Garanzini a
snocciolare curiosità e racconti su un mito del giornalismo che lui ha
conosciuto bene. «Prezioso - ha osservato Garanzini - il suo
insegnamento: nella vita bisogna esser generosi, bisogna darsi. Meglio
dieci righe in più che in meno, anche se poi vengono tagliate in
tipografia. Meglio un bicchiere in più e un’ora in più con gli amici. La
sua grandezza è tanto più chiara oggi che nel mondo giornalistico ma anche
degli sportivi da bar si usano suoi neologismi senza saperlo:
centrocampista, libero, cursore, goleador, melina, prettatiche sono tutte
parole partorite da Brera, figura dalla preparazione culturale mostruosa,
e offensivista nel sostenere certe sue teorie difensiviste». Garanzini ha
ricordato il suo primo incontro con Brera, le stravaganze di questi nelle
tribune stampa alla domenica e il rapporto difficile che Brera ha avuto
con l’abatino Rivera.
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Gianni Mura ricorda Gianni Brera - Gazzetta di Mantova 14.10.2006 |
MANTOVA. «Sono convinto che la vita di ognuno di noi dipenda in buona
parte dagli incontri: io sono stato fortunato perché ho avuto l’occasione
di conoscere giornalisti come Veronelli, Raschi e appunto Gianni Brera».
Con questa frase Gianni Mura, noto giornalista e opinionista di Repubblica
sia sportivo che enogastronomico, ha ricordato ieri sera nella sala degli
stemmi di Palazzo Soardi la figura di Gianni Brera in occasione della
serata che il Circolo omonimo ha dedicato in suo onore. All’appuntamento
organizzato dal sodalizio mantovano sono convenuti in molti, per ascoltare
dalla viva voce di Mura e di Andrea Maietti, autore di una biografia sullo
stesso Brera, racconti e aneddoti sulla vita del grande scrittore e
giornalista. Si è parlato dunque di sport ma anche di vino e cucina, le
tre grandi passioni di Brera ereditate dallo stesso Gianni Mura: «Brera mi
ha spiegato molte cose del giornalismo, introducendomi in questo mondo.
Devo a lui molto della mia carriera, soprattutto per i consigli e gli
insegnamenti che mi ha trasmesso in 40 anni di lavoro insieme». Andrea
Maietti ha invece ricordato come, alla morte del giornalista avvenuta nel
dicembre 1992 in molti che lo conoscevano mancò qualcosa di fondamentale:
«Adesso che lui non c’è più dovremo camminare da soli: questa frase ce la
dicemmo in molti - ha detto Maietti - quando ci fu data la notizia della
sua morte. Per tutti noi Brera fu un grande punto di riferimento».
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Allarme infortuni nei settori giovanili - Gazzetta di Mantova 28.2.2008 |
MANTOVA. Allarme infortuni nello sport giovanile. Un tema scottante e
quanto mai attuale in un momento in cui la pratica motoria in queste fasce
di età, in particolare quella agonistica, è in continuo crescendo. Se n’è
parlato nei giorni scorsi presso la sala convegni dello SportVillage in
una serata organizzata dal Circolo “Gianni Brera” mettendo a confronto
esperienze metodologiche di varie discipline sportive con l’aiuto e la
competenza della parte medica. Tutti gli interventi dei relatori, tra i
quali l’ex azzurro Pierino Fanna per il calcio, Bennati per il rugby e
Marchesi per il volley, corredati dalle ricche ed eloquenti slides
scientifiche del dott. Antonio Zanini, hanno posto l’accento
sull’imprescindibile equilibrio necessario tra la crescita fisica di un
adolescente, con tutte le problematiche inerenti, e gli aspetti legati
all’acquisizione della tecnica e delle abilità specifiche. Stimolante
anche il punto di vista del procuratore sportivo, con la presenza in sala
di Alessandro D’Amico, che cura gli interessi di professionisti del
calibro di Cannavaro e di giovani talenti quali, ad esempio, Giovinco. Le
conclusioni hanno convenuto sul punto che nello sviluppo e nella
maturazione psicofisica dell’atleta è indispensabile una collaborazione
stretta tra la parte tecnica, quella atletica e quella medico-auxologica.
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Lo scudetto della Roma '83 - Gazzetta di Mantova 15.11.2006 |
MANTOVA. E’ stata una serata piacevole quella organizzata dal Circolo
«Gianni Brera». Il tema era «Le imprese impossibili: lo scudetto della
Roma 1982-83» e per approfondirlo sono stati invitati due protagonisti di
quell’impresa: l’ex attaccante Maurizio Iorio, ora opinionista per Sky e
promoter europeo di Beach Soccer, e Claudio Valigi, ormai mantovano
d’adozione, attuale allenatore della Primavera della società virgiliana.
Presenti anche Dario Bonetti, per anni difensore giallorosso, l’ex ds
Emiliano Mascetti e Gustavo Giagnoni, allenatore capitolino per un paio di
stagioni. Ne è uscita una chiacchierata coinvolgente, ricca di ricordi,
spunti ed aneddoti, com’è nello stile delle inizative del circolo Brera.
Partendo da quella Roma, figlia di un calcio di altri tempi, il discorso è
spaziato su temi più attuali: la presenza in sala dell’arbitro
Massimiliano Saccani ha consentito di parlare di nuovi regolamenti, con
Bonetti e Valigi si è discusso di calcio estero e giovanile, con Iorio,
Giagnoni e Mascetti della scomparsa delle bandiere nel calcio. Iorio ha
raccontato il suo incontro con il barone Nils Liedholm, «un tecnico
straordinario e moderno anche oggi», e la difficoltà di fare calcio in una
città come Roma. Claudio Valigi ha ricordato come il suo passaggio alla
Roma dalla Ternana fu in qualche modo sorprendente, dato che lui appena
ventenne sembrava destinato al Milan. «Peraltro - ha concluso Valigi - fu
un’esperienza straordinaria, con i tifosi che celebrarono lo scudetto per
due settimane». Bonetti, che oltre alla Roma ed in Nazionale ha giocato
in Juventus, Milan, Verona e Sampdoria, ha tracciato la figura di un
grande come il capitano Agostino Di Bartolomei, scomparso, e di Pruzzo.
Giagnoni ha ricordato la Roma del presidente Anzalone, ancora poco
strutturata come società di alto livello, mentre Ciccio Mascetti, dopo il
trionfo come ds a Verona, tentò senza fortuna di ripetere l’impresa nella
capitale nella seconda metà degli anni ’80.
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Quando il calcio è un'opinione - Gazzetta di Mantova 18.5.2007 |
MANTOVA. Stimolante e ricco di spunti interessanti, come di consueto, il
dibattito organizzato la scorsa settimana dal circolo Gianni Brera di
Mantova. Nei locali del circolo La Rovere, gentilmente concesso, relatori
d’eccezione come l’ex juventino Nico Penzo, l’ex romanista Maurizio Iorio
ed il tecnico Romano Mattè, tutti attualmente impegnati come opinionisti
in varie televisioni, hanno discusso il tema: «Quando il calcio è
un’opinione». E’ stata l’occasione per parlare ed approfondire uno degli
aspetti più attuali del calcio moderno, dove la televisione si pone come
mediatrice culturale ed anche come educatrice per affrontare lo sport più
bello del mondo con toni pacati.
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L'almanacco del calcio Mantova - Gazzetta di Mantova 14.2.2007 |
MANTOVA. Un incontro dedicato al Mantova, dalle origini ai giorni nostri.
Il Circolo “Gianni Brera” ieri sera si è ritrovato alla sala Ugm e
partendo dall’Almanacco biancorosso di Silvano Todeschini ha preso spunto
per parlare e ricordare i momenti più belli e quelli più toccanti della
centenaria storia del calcio biancorosso: dai trionfi del “Piccolo
Brasile” alla cavalcata meravigliosa degli uomini di Di Carlo (paragonati
proprio ai grandi del passato) passando attraverso gli anni bui
dell’Eccellenza e quelli duri della serie C. Alla serata hanno partecipato
il mister biancorosso Mimmo Di Carlo, Gustavo Giagnoni, Iramo Vanz,
Massimo Paccini e i giornalisti Alberto Sogliani e Marco Iridile. In
sala, tra il numeroso pubblico intervenuto, erano presenti anche Tomeazzi,
Micheli, Panizza, Murgita, Valigi e tanti ex biancorossi di ogni epoca.
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Apre il Circolo Gianni Brera - Gazzetta di Mantova 16.3.2006 |
Gianni Brera sbarca a Mantova. Avverrà domani sera, all’Associazione degli
Industriali di Via Portazzolo alle 21, dove un circolo dedicato a “Gioann”
sarà tenuto a battesimo da due autorevoli firme dello sport come Gigi
Garanzini e Adalberto Scemma. Ma Gianni Brera non è stato solo un maestro
di giornalismo applicato allo sport. La sua scrittura, unica e
inimitabile, rappresenta un punto di riferimento, anche in ambiti più
strettamente letterari. Qui trovano spazio opere come «Il corpo della
ragassa», portato sul grande schermo una ventina di anni fa, o la
biografia del campionissimo delle due ruote Fausto Coppi. Oltre agli
articoli apparsi sui quotidiani dove Brera scrisse, dalla Gazzetta dello
Sport al Giorno, dal Giornale a Repubblica.
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Calcio e Cucina - Gazzetta di Mantova 6.6.2007 |
MANTOVA. Serata nel più puro ricordo del grande giornalista cui è
intitolato il Circolo Gianni Brera. Il sodalizio culturale mantovano ha
infatti organizzato per questa sera alle ore 21 nei locali dell’Ugm, in
Corso Umberto I 2B, uno stimolante dibattito dal titolo «Calcio e cucina:
contatti e confini». In pratica verranno affrontate le due vere passioni
di Brera, ovvero calcio e gastronomia, con l’obiettivo di indagare se e
dove mondi così apparentemente lontani possono avere punti in comune. Ad
affrontare la questione ci saranno il giornalista Renzo Dall’Ara, esperto
di gastronomia (ha appena scritto un libro in vendita con la Gazzetta) ma
anche di sport, che conobbe da vicino Gianni Brera; il ristoratore
Giampietro Ferri, titolare dell’Osteria da Pietro di Castiglione delle
Siviere (una stella Michelin), che vanta anche un passato di calciatore
nelle giovanili del Mantova; la bandiera biancorossa Gustavo Giagnoni, che
il calcio l’ha vissuto in prima persona, prima da calciatore e poi da
allenatore, ai massimi livelli. Come sempre in tutte le iniziative del
Circolo Brera, la partecipazione è libera ed aperta a tutti.
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Circolo Gianni Brera, un settembre a tutto sport - Voce di Mantova 5.7.2008
18.03.2006 Garanzini: Gianni Brera unico e inimitabile