Il M.I.U. (Movimento Italia Unita) li distribuirà per due giorni nelle piazze mantovane

Adesivi, status-symbol antisecessione

L'associazione è promossa da politici di varia ispirazione e professionisti

 

Alberto Capilupi, Mario Tenedini, Arnaldo De Pietri e Gianni Lui, alcuni dei promotori del M.I.U.

MANTOVA - (G.D.V.) Azzurro, verde e blu: sono i tre colori opposti al verde delle camicie secessioniste, e che in un adesivo dipingono l'Italia così com'è: unita, dalla Valle d'Aosta alla Sicilia, emblema della Mantova «capitale di cultura». Per dire «no» alla continua identificazione della città virgiliana con i motti estremistici bossiani, il «Movimento Italia Unita» (M.I.U.), costituitosi in giugno a Mantova, sarà oggi e domani in piazza, dalle 18 alle 20 davanti al centralissimo palazzo della Ragione, per presentarsi alla città e per distribuire i colorati adesivi che, freschi di stampa, sono già stati piazzati sulle loro auto da qualche mantovano in partenza per le vacanze oltre l'invisibile e irreale frontiera della Padania.

Il M.I.U. si definisce come un «movimento civico d'opinione», i cui soci promotori abbracciano opposte simpatie politiche, dalla sinistra al centro destra, e i cui scopi sono descritti dal volantino che verrà distribuito domani in piazza Erbe: «L'impegno - si legge -per far emergere un'immagine della propria città che sia totalmente diversa da quella, nota in tutta Italia, di sede del cosiddetto 'parlamento del Nord' e 'capitale' di una presunta regione geografico-etnica definita fantasiosamente 'Padania', nell'ambito di un disegno separatistico. (...) Il risultato è che Mantova è diventata, nell'immaginario collettivo degli italiani, simbolo stesso del secessionismo: un'identificazione scomoda, che potrà essere corretta solo se la gente capirà che vale la pena di impegnarsi, agendo tramite i canali della cultura, della comunicazione e della propaganda. Mantova ha la necessità di liberarsi di un'immagine che non le appartiene e che non ha mai voluto. E tale necessità riguarda tutto il Nord».

Ed è anche alle altre città lombarde o venete, che il M.I.U. si rivolge: «Ci auguriamo che il nostro movimento di opinione si espanda in altre città» spiega Alberto Capilupi, che fa parte del comitato promotore con altri cinque fondatori (dirigenti aziendali, commercianti, anche qualche politico dell'area di sinistra e di Forza Italia) e che ha eletto in via Governolo 8 a Mantova il domicilio postale dell'associazione (fax 0376-223751). «Facciamo appello - spiega Capilupi - a tutte le persone di qualsiasi appartenenza politica: persine ai militanti e agli elettori della Lega Nord che siano veramente per il federalismo».

E sui temi del federalismo, annuncia il M.I.U., in settembre verrà promosso un convegno, «finalizzato anche a promuovere un'immagine realistica dei mantovani».

IL GIORNO, SABATO 6 LUGLIO 1996, PAGINA 31